Manifesto del Sovrapponismo

Istante per istante, l'uomo è interprete e spettatore di processi evolutivi meravigliosi e terrificanti ad un tempo. Esso, una molecola nell'universo, ha saputo unirsi ad altre molecole costituendo una società con forza tale da potersi autodistruggere, se lo vuole. Giorno per giorno, si trasformano le condizioni di vita di ogni uomo e con esso, della società, dovute alle scoperte della scienza che gravitano su ogni organizzazione di vita. La trasformazione dei mezzi materiali della vita determina gli stati d'animo dell'uomo attraverso i tempi e, di conseguenza, le variazioni della sua morale, avviandola spesso verso materialistiche mete.

In questa società il rapporto uomo e uomo artista è variato ed è variato quindi tra loro il modo di comunicazione, che si è spinto sempre più verso forme pure, alla ricerca di nuovi mezzi di espressione con cui egli possa raffigurare l'enigmatico pensiero umano, lo svolgersi della sua natura e l'equilibrio delle forze che regolano l'infinito.

Da questa ricerca nasce il "Sovrapponismo" la cui attuazione si consegue unendo componenti d'immagini che possono racchiudere sensazioni diverse e persino contrarie, ma che, nel loro equilibrio, diano origine ad un sentimento stabile dell'essere normale, che non sarà effetto singolo delle immagini, ma la comune unione differita di esse e quindi completamente indipendente dalla loro singolarità oggettiva.

Questi i concetti essenziali del Sovrapponismo, in esso si opera rispettando l'arte per l'arte e la sua poesia, senza abbandonarsi in rozze esperienze, ma in profonde e riflessive ricerche di forme, di luce, di colore, senza cadere nel facile gioco della fantasia pura, la fantasia che è simile alla realtà. La realtà è fantasia, ma se la fantasia non è reale, allora è soltanto fantasia e niente di più, cosa di poco conto.

Attingere dal subcosciente, dove si annidano tutte le immagini, che percepisce l'intendimento, adottare l'essenza e le forme di queste immagini.

Le arti grafiche sono nate per esigenza dell'uomo di comunicare, di trasmettere sensazioni, emozioni, di ricordare eventi, nel loro cammino poi, hanno assunto forti qualità esornative per giungere infine all'attuale decadente "non arte", l'arte ufficiale d'avanguardia che ha sì un grande valore come fenomeno culturale ma non certamente artistico. Il Sovrapponismo non dovrà mai cadere in questo facile errore.

Forlì 1967 - Bruno Rocchi